Guru Yoga

L'importanza della trasmissione orale

Nella tradizione buddista, indipendentemente dal particolare livello d'insegnamento o di pratica di cui si parla, che si tratti di Hinayana, Mahayana o Vajrayana, il processo di sviluppo spirituale è legato all'affidarsi dello studente ad un insegnante. Possiamo chiamare questo insegnante un lama, un guru, o qualsiasi altra cosa, ma il punto essenziale è che ci sia una trasmissione orale che si realizza con un insegnante che insegna allo studente: lo studente ascolta gli insegnamenti, ne assorbe il loro significato e li mette in pratica.

C'è una ragione per questa enfasi sulla trasmissione orale. Dal tempo del Buddha fino ai giorni nostri il Dharma del Buddha è sempre stato trasmesso, ed era stato concepito per essere trasmesso oralmente, assicurando che vi sia una tradizione vivente che è ancora impregnata della benedizione e del potere degli insegnamenti originali. Questo inoltre protegge anche contro l'eventualità che i "cosiddetti insegnanti" propongano delle loro idee. Invece l'insegnante trasmette una consolidata tradizione d'insegnamenti.

Questo rende il Dharma del Buddha diverso da altri tipi d'apprendimento in cui può essere possibile l'innovazione. In questi reami di apprendimento può essere opportuno trovare nuovi sistemi di pensiero o introdurre nuove idee. Ma quando si parla di Dharma del Buddha ogni insegnamento deve connettersi con gli insegnamenti originali del Buddha in modo che l'insegnamento sia valido. Gli insegnamenti non possono essere qualcosa che qualcuno semplicemente concepisce da sé. Gli insegnamenti sono qualcosa che l'insegnante trasmette.

Analogamente, in altri tipi di conoscenza umana può essere consentito presentare informazioni per quanto possibile in un modo divertente e piacevole. Ma sebbene sia importante che gli insegnamenti del Dharma siano presentati in modo che ascoltarli sia piacevole è ancora più importante che gli insegnamenti trasmessi abbiano il potere di benedire ed influenzare in modo positivo chi li ascolta - non solo in questa vita ma anche nelle vite future. Così, anche se l'insegnamento del dharma deve essere elegante e ben presentato, ciò che è più importante è la benedizione del messaggio essenziale.

Le Qualità del Lama

Gli insegnamenti che conosciamo come Buddismo sono stati all'inizio insegnati dal Buddha Shakyamuni. Questi insegnamenti sono stati sostenuti fino ad oggi da un lignaggio di trasmissione vivente da parte di coloro che sono stati ispirati a seguire l'esempio del Buddha, a studiare tale percorso e a trasmetterlo agli altri. In ognuna delle varie tradizioni buddiste troviamo che ci sono un numero incalcolabile di persone che attraverso lo studio e la contemplazione sono diventate estremamente sapienti e dotate di potere spirituale e di realizzazione. Ma il motivo per cui essi insegnano e la ragione per cui questi individui s'impegnano a diventare eruditi nel dharma non dovrebbe essere quello di indulgere nell'autoaffermazione. Non si diventa sapienti nel dharma con lo scopo di considerarsi eruditi e per acquisire una qualche speciale posizione sociale. Allo stesso modo non si insegna agli altri per un senso di orgoglio personale. Il Dharma si è conservato perché porta beneficio a coloro che ascoltano gli insegnamenti. Questa è la motivazione che sta dietro all'insegnamento.

Al fine di diventare un autentico maestro della tradizione non è sufficiente leggere semplicemente abbastanza libri da diventare molto abile negli insegnamenti e poi autoeleggersi insegnante. Piuttosto, è necessario che il proprio insegnante, un individuo particolarmente realizzato, dia il permesso di insegnare. Può anche essere il caso che si sia beneficiati da una visione della propria prescelta divinità e che durante tale esperienza la divinità ci conferisca la benedizione e l'autorità di insegnare.

Quindi non è semplicemente una questione di persone ordinarie che sviluppano intelligenza a sufficienza per essere in grado di parlare del dharma. Il vero beneficio degli insegnamenti non avviene attraverso un approccio ordinario, perché questo approccio più comune tende solo ad alimentare il proprio orgoglio e le emozioni contrastanti. Nessun beneficio può venire da tutto questo. È solo quando l'insegnamento è un gesto altruistico a beneficio degli altri sulla base di un'autentica trasmissione, che traiamo veramente il beneficio necessario affinché il dharma sia preservato.

Se prendiamo in considerazione tutti gli insegnamenti del Buddha, tra cui tutti i commentari a quegli insegnamenti da parte dei grandi mahasiddha, gli eruditi pandit delle tradizioni del Buddismo, indiana, tibetana ed altre, sarebbe impossibile per un singolo individuo esaminare e mettere tutto questo in pratica. Questo non significa che vi siano aspetti di quegli insegnamenti che sono inutili e che non hanno alcuna funzione. Il Buddha Shakyamuni girò la ruota del dharma in tre trasmissioni successive durante la sua permanenza nel mondo. Nel Vajrayana, quando si considerano le migliaia di volumi che sono complessivamente conosciuti come il Dharma del Buddha, incluse le 84.000 raccolte d'insegnamenti del Buddha ed i 6.400.000 testi del Tantra, è ovvio che nessuna singola persona potrebbe assorbire e mettere in pratica tutto questo.

Esaminare l'Insegnante

Quindi questo ci porta al tema del guru yoga. Vediamo l'etimologia della parola 'lama' in tibetano. La prima sillaba 'la' significa 'ciò che è insuperabile.' 'Ma', la seconda parola significa letteralmente madre. Ciò significa che l'atteggiamento del maestro è come quello di una madre verso i suoi figli. Vi è l'implicazione che il rapporto con il lama porta con sé una gran quantità di responsabilità. Vi è inoltre per lo studente un enorme potenziale di poter beneficiare da tale relazione.

È per questo che nel sentiero del mantra segreto degli insegnamenti vajrayana, si sottolinea che, fin dall'inizio, è importante per l'insegnante e per lo studente esaminarsi l'un l'altro. Ci deve essere un processo critico in cui ciascuno sceglie l'altro. Per esempio, si dice nei tantra, se un lama è avido, ambizioso, soggiogato da emozioni conflittuali, pieno d'orgoglio, di gelosia o di competitività, allora non è appropriato per uno studente avvalersi di un siffatto insegnante a prescindere da chi tale lama possa essere. Il Lama deve avere il giusto tipo di requisiti, tra cui la qualità della compassione. Se l'insegnante non ha queste qualità di base, allora sarà molto difficile per un Lama concedere la benedizione allo studente nel modo in cui è necessario affinché il rapporto tra il lama e lo studente sia efficace.

Esaminando le qualità di un Lama può essere difficile per una persona comune apprezzare le qualità del flusso mentale di tale Lama, soprattutto al primo incontro con quel maestro. Ma un fattore fondamentale da considerare è il lignaggio che il lama detiene e se tale lignaggio è stato mantenuto con puro samaya.

Non si può semplicemente determinare dal grado di cultura che ha l'insegnante se egli ha il tipo di potere spirituale in grado di trasmettere la vera benedizione. Se il flusso mentale dell'insegnante non è mosso da un'altruista e compassionevole qualità, la qualità della Bodhicitta, ma è mosso piuttosto dall'orgoglio e da emozioni afflittive, allora non ci sarà un proficuo rapporto, anche se quel maestro è molto colto. Questo perché la motivazione dell'insegnante non è appropriata.

Quindi, inizialmente, è importante per lo studente esaminare il potenziale insegnante. Una volta che lo studente è giunto alla decisione di avere fiducia in un certo insegnante, non c'è più discussione. La decisione è stata presa. A questo punto è importante per lo studente fare affidamento con tutto il cuore sul maestro. Se si è passati attraverso l'esame del processo di verifica delle qualità dell'insegnante e la determinazione che quest'insegnante è appropriato per se stessi, allora si sarà in grado di mantenere il rispetto e la fiducia nel maestro.

A condizione che lo studente mantenga poi un atteggiamento di fede e di devozione verso il lama scelto in questo modo, non c'è studente che non riceverà le benedizioni del Buddha direttamente in questo lignaggio vivente. Questo è sicuro.

La storia del Pastore-Lama

In Tibet vi era una famiglia di pastori nomadi. Allevavano e vendevano gli animali per vivere. Essi non erano in alcun modo a conoscenza del dharma. Il loro lavoro era essenzialmente di natura terrena.

Uno dei pastori assunti da questa famiglia riceveva il suo cibo quando portava le mandrie fuori ogni giorno. Andava alla riva di un fiume, lasciava pascolare le mandrie e a mezzogiorno si sedeva per fare il tè e consumare il suo pranzo. Dove se ne stava seduto, c'era uno sperone di roccia. Ogni giorno prendeva gli avanzi di cibo e di tè e li metteva sulla roccia. Non era motivato da alcuna considerazione che si trattasse di una cosa buona o cattiva da fare. Era semplicemente un'insignificante abitudine che aveva di mettere gli avanzi sulla roccia.

Questo particolare sperone di roccia aveva tre superfici su cui era solito mettere il cibo. Si dà il caso che questa roccia fosse abitata da alcuni spiriti locali. Uno di questi era uno spirito naga, uno era uno spirito mara e l'altro era di una classe nota come gli spiriti tsen. Questi tre spiriti non umani apprezzavano molto queste "offerte" che questa persona, in apparenza spirituale e praticante realizzato, dava loro ogni giorno. Essi discutevano tra loro: "Uno di noi, almeno, dovrebbe fare qualcosa in segno di gratitudine. Chi deve essere?" E mentre parlavano tra loro fu deciso che lo spirito mara fosse quello che avrebbe aiutato il pastore. E così lo spirito mara entrò nel corpo del pastore trasformandolo completamente. Egli divenne realmente una persona molto erudita ed intelligente.

Quando tornò a casa dai campi era un uomo cambiato. Invece di tornare a casa, come il solito, tornò a casa e si mise a parlare di dharma, si mise ad insegnare. Nel corso del tempo arrivò ad avere migliaia di studenti. Era così autorevole come insegnante spirituale che raccolse un seguito enorme di studenti intorno a se. Scrisse anche molti libri. Ottenne una grande reputazione per essere molto sapiente nel dharma. Questo continuò per molti anni e la sua fama continuò a crescere.

Mentre continuava queste attività, un altro lama che viaggiava nella zona sentì parlare di lui. A causa dei suoi autentici poteri psichici il lama visitatore era consapevole del fatto che il pastore-lama non era qualcuno che avesse doti genuine. Si rese conto che le capacità d'insegnamento del pastore-lama erano state ricevute grazie all'essere stato posseduto da uno spirito mara.

E così il lama in visita disse ad uno dei suoi monaci che lo accompagnavano: "Voglio che tu porti quest'incenso dove quest'altro lama sta insegnando e voglio che tu lo bruci e diffondi il fumo attraverso l'area in modo che il lama e tutti i gli studenti sentano l'odore del fumo. Puoi fare questo per me?"

"Il monaco disse: "Nessun problema", e prese l'incenso, lo bruciò ed attraversò la folla di migliaia di persone che stavano ascoltando questo pastore trasformato in insegnante. Non appena il pastore sentì l'odore del fumo, lo spirito mara lasciò il suo corpo. Il povero pastore seduto sul suo trono si guardò intorno alla grande moltitudine di popolo e disse: "Dove sono le mie pecore?"

Il punto della storia è che, anche se un insegnante può essere intelligente, famoso e capace di parlare del dharma, ciò non ne determina l'autenticità. È necessario esaminare con chiarezza che cosa state cercando in un insegnante.

Quando si è passati attraverso questo processo d'esame come studente e siete giunti alla decisione che volete affidarvi ad un dato insegnante, allora non avrete problemi a relazionarvi a tale insegnante francamente, con un senso di fede e di visione pura. Allora, quando ricevete gli insegnamenti da quel maestro, siete completamente ricettivi a ciò che l'insegnante ha da offrire.

Affidarsi ad un Maestro

Alcune delle domande più importanti che dovreste porvi sono: Questo insegnante ha l'esperienza di divenire libero dalla sofferenza ed illusione da essere in grado di impartirmi questo tipo di liberazione? È questo insegnante motivato dalla Bodhicitta o no? Questo insegnante ha vera compassione nei miei confronti in qualita' di studente?

Questo è qualcosa che troviamo in tutti gli insegnamenti dei sutra, dei tantra ed in particolare negli insegnamenti della mente delle scuole della Mahamudra e della Grande Perfezione. È estremamente importante esaminare le qualità di un lama per determinare la sua motivazione prima di fare affidamento su tale insegnante.

Il punto centrale del processo d'esamina non è quello di giudicare criticamente l'insegnante in qualche dibattito pubblico o in un senso astratto. Invece, si tratta di valutare l'insegnante da un livello molto personale per determinare se quel rapporto con quel maestro sarà o no vantaggioso per voi come studenti. Questo insegnante dispone di qualità e di insegnamenti da offrire che, nel riceverli, possano esservi di beneficio? E tutto ciò deriva dal vostro punto di vista e non da qualche prospettiva concettuale.

Affidarsi ad un insegnante è assolutamente fondamentale per lo studente per ricevere completamente la trasmissione degli insegnamenti. Ciò è particolarmente vero nel caso degli insegnamenti della Grande Perfezione ("Dzogchen"). È possibile ricevere la trasmissione pura della Grande Perfezione ("Dzogchen") unicamente da un maestro vivente. Non vi è alcuna altra fonte di trasmissione che quella che deriva dal lavorare con un autentico maestro.

E ancora, è importante che il lama o i lama a cui vi affidate non siano individui motivati da desideri egoistici di guadagno personale, che non siano in alcun modo persone difficili o ingannevoli, che il modo in cui parlano degli insegnamenti non sia contraddittorio o controproducente, che non siano orgogliosi delle proprie qualità e costantemente parlino o manifestino le loro qualità in modo competitivo o nell'autoesaltazione. Tutti questi tipi di caratteristiche in un insegnante sono da evitare.

D'altra parte, quando s'incontra un lama o un insegnante che ha un carattere molto nobile, che ha ottime qualità, che è esperto ed intuitivo circa la pratica degli insegnamenti Buddisti in generale, ed il sentiero Vajrayana in particolare, il cui flusso mentale è motivato dalla Bodhicitta, che è estremamente amorevole e compassionevole nella sua premura per gli altri e che ha realizzato in se stesso la natura fondamentale dei fenomeni in un modo molto semplice e diretto; quando incontriamo qualcuno che incarna tutte queste qualità, allora abbiamo il caso ideale di qualcuno su cui si dovrebbe fare affidamento come insegnante. Questa persona soddisfa tutti i requisiti di un insegnante buono e autentico.

Pertanto, quando si parla di qualcuno che è veramente un lama, non stiamo semplicemente parlando di qualcuno che ha il titolo o che in senso generale od ordinario è considerato un lama. Solo quando si parla di qualcuno che ha davvero queste qualità autentiche stiamo veramente parlando di un qualificato ed autentico lama, vale a dire di una persona sulla quale per voi è vantaggioso fare affidamento. La vostra pratica e la vostra esperienza nel dharma cresceranno solo come risultato di un collegamento con qualcuno che è veramente degno del titolo di "lama".

Quando l'atteggiamento dello studente verso il suo lama è di fede e devozione tale che lo studente vede davvero l'insegnante come un vero Buddha, o come l'incarnazione stessa del Vajradhara dharmakaya, o come l'incarnazione stessa dello yidam dello studente - quando lo studente ha quel tipo di fiducia e di fede, senza alcun dubbio, senza esitazione - allora le benedizioni e le qualità della forma illuminata, della parola e della mente di tutti i Buddha e bodhisattva sono trasmesse allo studente attraverso il lama.

Ci sono anche casi in cui s'incontra un lama con cui si ha una connessione da molte vite. Il tipo d'indicazione che avrete è che solo sentire il nome del maestro diventa un'esperienza toccante: i peli del corpo vi si rizzano. E' qualcosa che accade in modo del tutto automatico e non è un'esperienza artificiosa.

Quando nella vostra mente avente la certezza che questo è veramente il Buddha, che questo è veramente il Vajradhara dharmakaya, o che questo è davvero il Guru Rinpoche che avete incontrato e fate affidamento sul vostro lama, e quando pregare con questa certezza nella vostra mente, allora sicuramente riceverete le benedizioni da tale connessione. Ma questo implica anche che, come studente, proteggiate i vostri atteggiamenti verso l'insegnante e vi assicurate di essere sempre rispettosi e ricettivi a ciò che l'insegnante sta dicendo. Non indugiate nelle vostre ordinarie abitudini d'orgoglio o d'auto-esaltazione o in qualunque modo da compromettere la relazione con l'insegnante ponendosi in contraddizione con ciò che l'insegnante dice o tentando di ostacolare gli sforzi dell'insegnante. Tutti questi atteggiamenti sono da evitare poiché non supportano il rapporto aperto e di fiducia, che è necessario per il fluire delle benedizioni dal docente allo studente.

Nel Tantra si afferma più volte l'importanza di far valere il lama come fonte di benedizioni nella propria pratica. Indipendentemente dalla preghiera particolare che lo studente offre al lama, indipendentemente da quanto piccola o apparentemente insignificante essa sia, se è basata sulla completa fiducia e fede dello studente nel lama, allora le benedizioni del lama sono sempre accessibili allo studente. Nel Tantra dell'Oceano della Consapevolezza Senza Tempo, si afferma che è molto meglio recitare una piccola preghiera al proprio lama con pura fede e devozione che eseguire centinaia di milioni di recitazioni di mantra alle divinità. L'effetto della preghiera è molto più potente quando è veramente espressione della propria fede e della devozione nel proprio lama.

Quando si è stabilita una connessione con il proprio lama, fondata sulla fiducia, sulla fede e sulla devozione, ci sono diversi modi di fare affidamento su quel rapporto attraverso il quale i vari tipi di realizzazione possono avvenire. Se uno studente intende conseguire il risultato più sublime di illuminazione per se stesso, lo studente identifica il lama con Vajradhara - il Buddha dharmakaya. Se lo studente è particolarmente motivato a sviluppare la saggezza più profonda, lo studente identifica il lama con Manjushri, il bodhisattva della saggezza. Al fine di incoraggiare il suo amore e la compassione, lo studente medita il lama come inseparabile da Avalokitesvara, il bodhisattva della compassione. Per ottenere una maggiore forza spirituale lo studente si concentra sul lama come inseparabile da Vajrapani, il bodhisattva del potere spirituale. Per superare vari tipi di paura e d'ansia ci si basa sul lama come l'incarnazione stessa della venerabile Tara.

Per promuovere la propria longevità si medita sul lama inseparabile da Amitayus. Per superare infermità e malattie si medita sul lama come il Buddha della Medicina. Per promuovere la propria ricchezza e la prosperità si medita sul lama come inseparabile da Vaishravana, Jambhala, o una qualsiasi delle divinità della ricchezza. Per purificare gli effetti delle azioni dannose e purificare oscuramenti del proprio corpo, parola e mente, si medita sul lama come inseparabile dalla divinità Vajrasattva. Per aumentare la propria gloria personale, la ricchezza e le opportunità, si medita sul lama come inseparabile dalla Ratnasambhava Buddha, il Buddha del gioiello di famiglia. Per aumentare la propria potenza - la propria capacità di esercitare una forte e benefica influenza nel mondo - si medita sul lama come inseparabile da Amitabha o una divinità, come Kurukulla. Se si vuole emanare attività irata, si medita il lama come inseparabile da Vajrabhairava o da uno qualsiasi degli yidam più irati. Se si vuole adottare l'approccio che unisce tutte queste qualità in una sola forma, si medita sul proprio lama inseparabile da Guru Rinpoche. In ciascuno di questi casi, l'atteggiamento è quello del proprio Lama Radice di essere l'incarnazione di uno o l'altro di questi aspetti di essere illuminato.

Il grande maestro Padmasambhava

L'approccio universale che ingloba tutti questi aspetti è la meditazione sul proprio lama come l'incarnazione stessa del Guru Rinpoche. Guru Rinpoche non deve essere pensato in questo caso come una semplice figura storica, vale a dire come un individuo che è apparso dopo il Buddha Sakyamuni nel nostro particolare tempo e spazio. L'essenza reale di Guru Rinpoche precede il Buddha Sakyamuni da eoni. Il flusso di mente illuminata che è il flusso mentale illuminato di Guru Rinpoche è l'espressione unica della compassione innata, delle benedizioni e della saggezza d'innumerevoli Buddha da innumerevoli eoni nel passato tutto concentratosi in questo singolo flusso mentale che è il flusso mentale del grande maestro Guru Rinpoche.

Se pensiamo al Dharma del Buddha come divisibile negli insegnamenti dei sutra e dei tantra, gli insegnamenti che conosciamo oggi come il buddismo sono quelli che sono stati pronunciati e insegnati dal Buddha storico Sakyamuni. Nel senso più grande, tuttavia, gli insegnamenti del Dharma del Buddha, e in particolare gli insegnamenti del sentiero del mantra segreto non si limitano all'espressione di quel singolo buddha. È qui che l'attività di Guru Rinpoche è considerata così universale e così vasta portata. Ovunque gli insegnamenti Vajrayana siano stati dati da un buddha in passato, o stanno per essere dati o saranno dati, laddove un maestro spirituale sta trasmettendo quegli insegnamenti, l'essenza di Guru Rinpoche è incarnata lì - in quel buddha, in quell'insegnante, in quel lama. In diversi regni, in universi differenti, sotto nomi diversi, in forme diverse, le manifestazioni di Guru Rinpoche sono apparse e continuano ad apparire in numero infinito. Ci sono un certo numero di resoconti nella letteratura tradizionale che attestano questo molteplice dispiegarsi dell'azione di Guru Rinpoche.

Nel nostro particolare tempo e spazio - per quanto noi sperimentiamo l'eredità del Buddha Sakyamuni come uno dei mille Buddha che appariranno in quest'epoca in cui viviamo - tutte queste migliaia di Buddha e tutte le attività di queste migliaia di Buddha compreso il Buddha Sakyamuni sono tutte manifestazioni di una singola fonte. Sono tutti aspetti diversi di attività che derivano da un'unica fonte di benedizione e da un'unica fonte di trasmissione. In tutto quest'universo enorme e questa vasta distesa di tempo, tutte le centinaia di milioni di manifestazioni di buddha e gli insegnanti che appaiono sono manifestazioni di energia di Guru Rinpoche. Pertanto, l'espressione le benedizioni di Guru Rinpoche non può essere limitata ad un singolo periodo di tempo ed ad una singola regione come l'India o il Tibet.

Gli avvenimenti della nascita miracolosa di Guru Rinpoche in India e il suo viaggio in Tibet per portare gli insegnamenti sono solo un piccolo aspetto della benedizione e dell'attività che è la totalità di Guru Rinpoche. Anche i resoconti della vita di Guru Rinpoche che abbiamo, non parlano di una sola figura, ma di otto manifestazioni di Guru Rinpoche in modo di esprimere la portata enorme della benedizione e dell'attività di Guru Rinpoche. Questa benedizione e questa attività continuano a manifestarsi in tutti i grandi insegnanti e maestri che sono emanazioni di Guru Rinpoche. Guru Rinpoche non è morto. Guru Rinpoche non è scomparso. Guru Rinpoche continua a manifestare quest'attività miracolosa per il beneficio degli esseri ora e nel futuro.

Nulla di tutto quest'insegnamento contraddice gli insegnamenti che sono stati trasmessi dal Buddha Sakyamuni. Il terzo giro della ruota dal Buddha era la ruota degli insegnamenti concernenti la natura definitiva della realtà, ed è in questo giro della ruota che è stato trovata la base degli insegnamenti Vajrayana. Tuttavia, nel nostro particolare tempo e spazio, è Guru Rinpoche, che ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella presentazione di questi insegnamenti del Vajrayana.

Nelle nostre percezioni ordinarie ciò che noi percepiamo come il fenomeno del Buddha Sakyamuni era qualcuno che è nato come un principe in quello che era allora il nord dell'India, il figlio del re Shudodena e della regina Mayadevi. Crebbe e raggiunse l'illuminazione, girò la ruota del dharma, passò nel nirvana lasciando con i suoi resti cremati le reliquie che sono ancora con noi fino ad oggi.

L'essenza del Guru Rinpoche è senza nascita e senza morte. Non è qualcosa che si può limitare ad un'entità che venne in essere un certo momento e cessò di esistere in un altro punto nel tempo. Il corpo Guru Rinpoche non è un corpo di carne e sangue. La presenza Guru Rinpoche non si basa su alcun presupposto fisico. È sempre presente. Lo è sempre stato e sempre sarà, perché non è soggetto alle limitazioni di qualsiasi forma corporea. Ci sono molte occasioni su cui re e ministri in l'India avrebbero tentano di assassinare Guru Rinpoche. In un caso il suo corpo è stato gettato alle fiamme. Una persona comune sarebbe stata uccisa sul colpo, ma Guru Rinpoche non è mai stato fisicamente danneggiato in alcun modo perché la sua realizzazione non era di natura ordinaria.

Quando Guru Rinpoche giunse alla Terra delle Nevi e il re del Tibet si prostrò a lui, il re fece un inchino e toccò con la testa quello che pensava fosse il ginocchio di Guru Rinpoche seduto di fronte a lui. Tuttavia, la sua testa passò attraverso il corpo di Guru Rinpoche e toccò la parte inferiore del tappeto. Quando Guru Rinpoche partì dal Tibet verso il regno dei demoni cannibali, non morì in alcun modo ordinario, passando dal suo corpo. Ha effettivamente lasciato il territorio del Tibet in modo miracoloso - qualcosa che è stato testimoniato da tutti i presenti in quell'occasione.

Tuttavia, ho sentito dire che in Occidente ci sono persone che vendono reliquie di Guru Rinpoche! Si dice che sono capelli, per esempio, dalla testa di Guru Rinpoche. C'è un caso di una terma rivelato da Jatsön Nyingpo che viene indicato come un capello di Guru Rinpoche, ma è più simile ad un filamento di luce arcobaleno - non ci sono davvero i capelli lì.

Meditare sul proprio Lama Radice come l'incarnazione dell'essenza e delle benedizioni di Guru Rinpoche significa che ogni pratica di qualsiasi divinità che intraprendete, o qualsiasi altra attività che intendete mettere in atto nella pratica - sia essa pacificante, arricchente, magnetizzante, o adirata - in ogni e qualsiasi di questi modi la pratica avrà successo e sarà fruttuosa. Se pregate per il vostro lama come inseparabile da Guru Rinpoche con la vostra mente piena di fede e di devozione, Guru Rinpoche non sarà mai separato da voi.

Quando si parla della pratica con le deità, possiamo trovare giudizi prodotti nella nostra mente che dicono, per esempio, questa divinità è meglio di questa divinità, o questa divinità è più potente di un'altra divinità, o questa benedizione viene più rapidamente con questa divinità. Questi tipi di pensieri ordinari non sono veramente appropriati quando abbiamo a che fare con qualcosa di questa natura. L'unico fattore qualificante è l'interesse devoto e la fede nella mente dello studente. Può darsi che in determinate circostanze, la vostra fede sia più forte in una divinità e, pertanto la pratica con quella divinità è più efficace per voi. Ma questo non significa che ad un livello più elevato vi sia alcuna distinzione da fare tra questi vari aspetti di un essere illuminato. Tutti derivano dall'unica vasta estensione di consapevolezza senza tempo come manifestazioni egualmente autentiche di benedizione e di potere. Non esiste una gerarchia, per così dire, tra le divinità. Non è il fatto che alcuni sono più potenti di altri, o qualcuno più benedetto di altri, o qualcuno più produttivo di benefici rispetto ad altri. Si tratta piuttosto della questione di fino a che punto voi siete motivati come praticanti in una data direzione.

Se siete preoccupati per il grado in cui state ricevendo la benedizione dalla vostra divinità o dalla vostra pratica, sarebbe molto più utile esaminare il grado in cui voi stessi state sviluppando la fede e la devozione verso quello yidam e verso quella vostra pratica. Quanto più la nostra mente ospita il dubbio e qualcosa di diverso da una veramente ferma e lucida fede nella nostra pratica, tanto più ci stiamo confondendo. Noi oscuriamo la nostra mente con quel dubbio, con l'indecisione e la mancanza di certezza e di fiducia. È a questo livello che si può dire non vi sia alcuna benedizione nella pratica. Non perché la divinità non da la benedizione. Non perché il lama non da la benedizione. Ma perché lo studente è chiuso/a a quella benedizione dal suo dubbio e confusione.

La pratica del Guru Yoga

Il modo effettivo in cui si esegue la meditazione del guru yoga è quello di visualizzare se stessi nella forma di una divinità, in questo caso il Vajrayogini, divinità femminile. Meditate che nello spazio sopra la testa, di un cubito di lunghezza sopra la corona (sarebbe circa la lunghezza del vostro avambraccio), vi è una base formata da tre fiori di loto, uno sopra l'altro - un loto bianco, uno rosso e uno blu scuro. Posato su questa sostegno di triplice loto, visualizzate il disco piatto della luna piena. Sopra di questo meditate la forma di Guru Rinpoche, ritenendo che sia la quintessenza di tutte le benedizioni di tutti i Buddha e Bodhisattva uniti in questa forma singola. Anche se la manifestazione della forma Guru Rinpoche assume un certo aspetto, una postura specifica, gesti, ornamenti e capi d'abbigliamento, la sua essenza è inseparabile dall'essenza del vostro Lama Radice. Pregare con questa convinzione è la base della pratica del guru yoga.

La particolare forma di Guru Rinpoche è di colore bianco con una sfumatura rossastra. Ha una faccia e due mani e la sua espressione è descritta come semi-irata, nel senso che è fondamentalmente una espressione pacifica con un solo un lieve accenno d'ira - non un'espressione apertamente adirata. La forma di Guru Rinpoche è contrassegnata con i 32 segni maggiori e 80 minori di perfezione fisica in modo che non vi è nulla della forma che sia in alcun modo sgradevole, sproporzionato, mancante o insoddisfacente alla mente di chi contempla tale forma. I capelli della figura di Guru Rinpoche scorrono sulle spalle e sulla schiena. Sulla sua testa Guru Rinpoche indossa la corona di loto che conferisce la liberazione a tutti coloro che la vedranno.

La forma di Guru Rinpoche indossa un ricco mantello che è indicato come il Mantello del Re di Sawok. L'origine di questo mantello fa riferimento ad un particolare evento in cui Guru Rinpoche si trovava nella zona ora conosciuta al tibetani come Tso Pema o Rewalsar in India. Il re di quella regione offrì il suo mantello a Guru Rinpoche. In riconoscimento di questo re mondano che offre il simbolo della sua maestà a Guru Rinpoche, la forma di Guru Rinpoche è rivestita di questo mantello esterno. Inoltre, Guru Rinpoche indossa una formale veste monastica rappresentativa delle discipline Hinayana. È ornata con ornamenti ingioiellati come orecchini, collane, bracciali e cavigliere. La mano destra tiene un vajra cinque poli al centro del suo cuore. La mano sinistra è in grembo nel gesto di equilibrio meditativo, con in mano un teschio pieno di nettare in cui vi è un vaso riempito con il nettare dell'immortalità.

Nella piega del gomito sinistro Guru Rinpoche regge un tridente che è un velato riferimento al principio femminile, l'aspetto di Vajra Yogini. Varie consorti come Yeshe Tsogyal e Mandarava sono associate a Guru Rinpoche. Dato che erano tutte essenzialmente della stessa natura di Vajra Yogini, questo è allora il significato del tridente nella piega del gomito sinistro.

Quando troviamo il riferimento di yab e yum (consorte maschile / consorte femminile o il padre / madre) applicata alla divinità, non dobbiamo commettere l'errore evidente di credere che questo ha a che fare con maschio / femmina in senso fisico. Le divinità non sono esseri maschi e femmine, ma energie maschili e femminili. L'immagine bipolare del maschile e del femminile illustra l'unione primordiale di apparenza (o forma) e di vuoto. Una delle descrizioni di queste immagini è che l'aspetto maschile, l'aspetto yab, si riferisce all'apparenza fenomenica, mentre il yum, all'aspetto femminile, è l'espressione del vuoto. Quindi il modo in cui si manifestano le divinità è semplicemente un'espressione diretta della natura fondamentale della realtà così com'è.

La dakini Yeshe Tsogyal è famosa per essere stata la consorte Tibetana di Guru Rinpoche, ma non dobbiamo dimenticare che la sua funzione primaria come sua consorte era quella di raccogliere e codificare i suoi insegnamenti. Il suo ruolo è senz'altro analogo a quello dello studente di Buddha, Ananda, realizzatosi dopo la morte di Buddha - nel raccogliere gli insegnamenti del Buddha in modo che potessero essere tramandati alle generazioni future. Questa era esattamente la funzione di Yeshe Tsogyal - mantenere e codificare e raccogliere e radunare gli insegnamenti di Guru Rinpoche. Sebbene la dakini Yeshe Tsogyal è apparsa in forma umana come donna in Tibet, la sua essenza ultima era quella di una dakini di consapevolezza senza tempo. Quindi non vi è alcuna contraddizione nella sua essenza che si manifesta in una donna umana o come un tridente tenuto nella piega del gomito sinistro di Guru Rinpoche.

Inoltre, meditate che la forma di Guru Rinpoche sopra la testa è seduta nella postura completa del Vajra con la gamba sinistra sulla coscia destra e la gamba destra sulla coscia sinistra. Meditate che la forma sta irradiando raggi brillanti di luce in tutte le direzioni.

L'ornamento inesauribile della forma di Guru Rinpoche è l'essenza del principio del Sangha; l'essenza del suo discorso, il principio del Dharma, l'essenza della sua mente, il principio di Buddha come fonte di rifugio. Le qualità di Guru Rinpoche incarnano il principio della divinità scelta Vajrayana, la sua attività, quello delle dakini e dharmapalas (I protettori del dharma) In breve, quello che inizialmente sembra essere semplicemente la forma di Guru Rinpoche è intesa, al livello supremo, come l'essenza stessa di tutti i buddha, yidam, Daka e dakini, protettori del dharma e l'intera vasta schiera dei tre gioielli e le tre radici, tutti condensati all'interno di una singola manifestazione.

Indipendentemente dalla divinità particolare su cui state meditando nella pratica individuale e indipendentemente dalla forma specifica che si sta visualizzando, è importante che visualizziate che quella forma sia di pura apparenza senza alcuna natura sostanziale o corporea. Non state visualizzando la divinità come un corpo di carne e sangue, ma piuttosto come una forma che è completamente inconsistente - una forma che non è altro che pura apparenza senza alcuna solidità o qualsiasi sostanzialità. Ad esempio, quando si pratica ka-gye (gli otto comandi sulla pratica sadhana), se state meditando su Vajrakilaya o Chemchog o su uno degli Heruka principali di questo ciclo, la visualizzazione delle pratiche più estese comporta la visualizzazione di base della vostra forma come la forma della divinità con interi mandala di divinità che appaiono in punti nel vostro corpo associati alla concentrazione di energia sottile. Quindi non state visualizzando una forma che ha una struttura scheletrica, un sistema circolatorio, un sistema digerente o muscolare. Nessuno di questi elementi ordinari fisici entra affatto in scena.

Nel nostro tempo e luogo Guru Rinpoche è la fonte per i lignaggi che riceviamo. Anche se la presenza effettiva di Guru Rinpoche non è a noi percettibile direttamente, ancora ci colleghiamo con quella fonte attraverso il lignaggio ininterrotto che è stato tramandato di generazione in generazione. Quando ci affidiamo al lama come l'incarnazione stessa di Guru Rinpoche e inseparabile da Guru Rinpoche, ci colleghiamo direttamente con quella sorgente ininterrotta che storicamente è giunta fino a noi.

Nel più alto regno puro Akanishta, Guru Rinpoche ha ricevuto la trasmissione dalla dakini, nota come Leche Wangmo, la dea potente d'attività. Il processo con cui ricevette questa trasmissione fu che lo trasformò nella sillaba seme hung e lo inghiottì. Come la sillaba hung passò attraverso i chakra del corpo di lei, egli ricevette le quattro fasi di potere: il vaso, il corpo, la saggia consapevolezza e le quattro iniziazioni. Lei lo espulse attraverso il suo organo segreto ed egli riprese così la sua forma. Questo ovviamente non è il normale processo della deglutizione di qualcosa, della sua digestione e della sua escrezione.

Questo particolare processo trova la sua espressione anche nei molti abishekas o cerimonie di iniziazione che sono eseguite dai maestri del Vajra. Queste includono visualizzazioni simili in cui lo studente è trasformato in una sillaba, ingerito dal maestro del Vajra, trasformato e ancora una volta messo al mondo come una divinità. Si tratta di processi in cui il maestro del Vajra, nel trasmettere la benedizione allo studente, purifica il flusso mentale dello studente degli effetti delle azioni nocive e degli oscuramenti e trasmette la forza spirituale dell'iniziazione

Una volta che lo studente è stato generato come divinità dal maestro del Vajra, lo studente mantiene l'identità con la divinità prescelta per tutta la durata della cerimonia d'iniziazione. Lo studente riconosce che la sua essenza è l'essenza della divinità che si manifesta in quella forma particolare. La concezione dello studente di se stesso/a come la divinità è il samayasattva; l'aspetto dell'impegno, che il maestro del Vajra infonde con lo jnanasattva, è l'aspetto della consapevolezza senza tempo. Il maestro del Vajra procede quindi di utilizzare le varie sostanze od oggetti, come il vaso ed altro, come i simboli che trasmettono la benedizione finale dei vari livelli d'iniziazione. È su questa base che può avvenire la trasmissione vera del potere spirituale e dell'energia.

Ciò è semplicemente l'espressione di un principio più grande. Sia che siamo coinvolti in attività di dharma o se siamo coinvolti nel lavoro ordinario, è la nostra mente, che è il fattore più importante - come la nostra mente esamina la situazione, come la nostra mente è connessa alle circostanze. Sia il lama che lo studente hanno qui una responsabilità: perché la vera trasmissione abbia luogo, sia la mente del lama sia la mente dello studente concepiscono la situazione in modo appropriato. Allora, e solo allora ci può davvero essere l'autentica trasmissione di benedizioni in un'iniziazione.

Tornando alla vera meditazione del guru yoga: dopo aver visualizzato la forma di Guru Rinpoche come l'unione di tutti i Buddha e di tutte le fonti di rifugio al di sopra della sommità della testa, meditate che la forma è contrassegnata in fronte con una sillaba bianca om, alla gola con una sillaba rossa ah, al centro del cuore con una sillaba blu scuro e al centro dell'ombelico con una sillaba verde HRI. In più meditate che sulle palme e le suole della forma di Guru Rinpoche ci sono quattro sillabe ha ri ni sa. Raggi di luce che brillano da queste sillabe in tutte le direzioni invocano le benedizioni di tutte le fonti di rifugio che ritornano e vengono assorbiti nella sua forma sopra la corona della testa. Con messa a fuoco su un punto, iniziate la pratica del guru yoga che coinvolge la supplica al lama e la recitazione del mantra del Vajra guru, il mantra di Guru Rinpoche.

Seguendo il corpo principale della pratica, per prima meditate che dalla sillaba bianca om nel centro della fronte di Guru Rinpoche arrivi un raggio di luce bianca, come una stella cadente, che entra nella vostra fronte e riempie completamente il vostro Il corpo. La luce bianca vi purifica sul piano fisico degli effetti delle oscurazioni e delle azioni nocive, impregnando la vostra forma con la benedizione della forma illuminata. Con un processo simile meditate che dal centro della gola di Guru Rinpoche, dalla sillaba rossa ah, venga un raggio rosso di luce che entra nel vostro centro della gola purificando il vostro discorso. Dal centro del cuore di Guru Rinpoche, dalla sillaba blu scuro hung, arrivi un filo o filamento di luce che si diffonde come un fumo d'incenso che viene assorbito nel vostro centro del cuore purificando la vostra mente. E, infine, meditate che da tutti i centri della forma di Guru Rinpoche vengano i raggi arcobaleno di luce di cinque colori, bianco, rosso, giallo, verde e blu, che sono tutti assorbiti nei vostri chakra purificando le ultime tracce di oscuramento e conferendo il quarto livello di iniziazione. In questo modo si ricevono i quattro livelli di iniziazione, il vaso, il segreto, la saggia consapevolezza e la quarta iniziazione. Questo fissa il potenziale per la vostra realizzazione, rispettivamente, di nirmanakaya, sambhogakaya, dharmakaya e svabhavikakaya, la totalità dei tre kaya.

Quando si arriva effettivamente alla fine della sessione, meditate che la forma del Guru Rinpoche sopra la corona della testa si dissolva in luce. Questa luce viene assorbita in voi ed a quel punto si entra nella fase senza forma di completamento della pratica. Meditate che la forma illuminata di Guru Rinpoche, parola e mente non sono in alcun modo separate dal vostro Il corpo, parola e mente. Vi è completa unione non-duale. Meditate in uno stato della mente senza forma, senza alcun sistema di riferimento, senza alcun'elaborazione concettuale, semplicemente consentendo alla mente di riposare in quello stato d'unione non-duale il più a lungo possibile. Seguendo questo, si conclude con la preghiera di dedizione e di aspirazione.

Vi sono certo numero di altri modi specifici in cui la visualizzazione della pratica guru yoga è presentata secondo specifici lignaggi, specifiche tradizioni e anche specifiche situazioni. Ma i principi generali che sono descritti in questa presentazione valgono in tutti i casi: visualizzate il lama sopra la corona della testa. In questo caso particolare, vi immaginate la forma di Guru Rinpoche come la forma che incarna tutte le fonti di rifugio. In altri sistemi di pratica è possibile che sia richiesto di visualizzare una reale moltitudine delle fonti di rifugio, come una grande assemblea, sopra la sommità della testa. Oppure si può essere istruiti per visualizzare un lignaggio, con ogni figura del lignaggio sopra l'altra, che si estende verticalmente sopra la corona della testa. Ci sono diversi dettagli alle visualizzazioni specifiche secondo il sistema che si sta studiando, ma è necessario comprendere che, nonostante le differenze apparenti nei dettagli, la natura essenziale della pratica è la stessa in tutti i casi.

Come ho detto prima, le qualità più importanti nella mente degli studenti per assicurare il successo della pratica sono: la fede, la devozione, la fiducia e la visione pura.

Se uno studente è veramente risoluto a beneficio della propria pratica e della sua associazione con il dharma, queste qualità sono indispensabili.

Riprodotto con l'autorizzazione di www.palyul.org Tradotto in inglese da Chökyi Nyima (Richard Barron). Modificato da Bill Speckart. © Copyright 1995-2006 Palyul Ling.