Consigli da Gampopa

Gampopa (1072-1153 D.C.) è il discepolo di Milarepa e fondatore della scuola Kagyupa del Buddhismo tibetano. Nella sua opera più importante, Il Gioiello Ornamento della Liberazione, ha riunito gli insegnamenti del Kagyupa e del Kadampa "come due torrenti che confluiscono in uno solo." In esso ha dato il seguente consiglio: tutti gli individui che desiderano conseguire la liberazione e la buddhità onnisciente dovrebbero ricordare le "Dieci Cause di Perdita"

  • Questo prezioso corpo umano, così difficile da ottenere, si perde impegnandosi in azioni non virtuose.
  • Questo prezioso corpo umano, con la sua libertà e le sue ricchezze, così difficile da acquisire, si perde morendo alla fine di una vita ordinaria senza avanzare sul sentiero verso l'illuminazione.
  • Questa breve vita umana, nell'epoca della decadenza, si perde quando viene spesa in attività prive di significato.
  • Questa mente, la cui natura libera è il dharmakaya (corpo del Buddha in unità con tutto ciò che esiste) si perde impantanandosi nella palude della confusione samsarica.
  • Il Santo Guru, che conduce sulla via della liberazione si perde quando ci si separa da lui anche solo per un breve momento prima di raggiungere l'illuminazione.
  • Voti e samaya (pegno sacro della pratica Vajrayana), la nave della liberazione, si perdono quando si è colpiti da fattori mentali afflittivi e da frivole emozioni disturbanti.
  • L'esperienza e la consapevolezza che si sono acquisite tramite l'assistenza del Guru si perdono quando le si lasciano dissipare nella foresta delle attività mentali materialistiche.
  • Le profonde istruzioni dei siddha vengono perse quando sono gestite dall’indegno come se fossero mercanzia.
  • Tutti gli esseri senzienti, gentili genitori di ognuno, si perdono quando uno, per rabbia, li abbandona.
  • Le tre porte della giovinezza (corpo, parola e mente) vengono perse quando sono utilizzate nella ordinaria indifferenza.

– Queste sono le Dieci Cause di Perdita –