Consigli da Atisha

Il Buddismo in Tibet fu fondato nel VII secolo dal Re Song-tsen-Gampo e fiorì in tutto il Tibet fino alla ascesa al trono di Langdarma, nel 836 DC. Langdarma istigò una soppressione selvaggia del buddismo che portò alla distruzione dei monasteri, al bruciare le scritture e al massacro dei monaci. Quando sei anni dopo, finalmente, il regno di Langdarma terminò, aveva eliminato tutti i lignaggi del Buddismo tibetano, tranne il più antico.

Atisha Dimpamkara Shrijnana (982-1054) è stato uno degli insegnanti principali alla grande università monastica di Vikramashilia in India. Egli fú anche nominato Detentore del Seggio di Bodhagaya (il luogo del Risveglio del Buddha Shakyamuni) in riconoscimento della sua maestria e dei suoi risultati. Nel 1042 D.C. Atisha fú invitato in Tibet, ove vi trascorse gli ultimi dodici anni della sua vita, per far risorgere il Buddismo e durante quel periodo fondó la scuola Kadampa che ebbe un'influenza decisiva sul Buddismo tibetano, in particolare sulla scuola Gelugpa a cui S.S. il XIV Dalai Lama appartiene. Appena arrivato in Tibet Atisha andò a Ngaris, dove impartí molti insegnamenti di Dharma a Devaguru Bodhiprabha e ad altri. Due anni dopo Atisha pensava di tornare in India e <em">Bodhiprabha gli chiese di dare un ultimo insegnamento prima di andarsene. Atisha rispose che aveva già dato loro molti insegnamenti, ma Bodhiprabha persisteva e così Atisha accettó, e diede il seguente consiglio:

"Oh! Essendo io insignificante, a causa della mia inferiore saggezza, è per me improprio porgere consiglio a voi che siete già in possesso di elevata conoscenza e di una mente serena. Tuttavia, essendo ispirato da te, il mio amico più caro, che tengo preziosamente nel mio cuore, vi lascio questo consiglio essenziale.

Amici, fino al raggiungimento dell'illuminazione il Guru Spirituale è indispensabile, perciò affidatevi al Sacro Guru Spirituale. È indispensabile ascoltare l'insegnamento del Guru Spirituale finché realizzerete la suprema verità. Ascoltate, dunque, le istruzioni del Guru Spirituale. Dal momento che la semplice conoscenza del Dharma non è sufficiente per conseguire la Buddità, praticate virtù e Dharma sinceramente. Evitate luoghi che causano disturbo alla vostra mente e soggiornate in luoghi in cui le vostre virtù aumentano.

Attività che producono un piacere transitorio causano disturbo alla mente, restate quindi in un luogo in cui tale danno non può raggiungervi, fino al conseguimento dell'equanimità. Evitate gli amici che si sommano ai vostri deliri e fate affidamento su coloro che aumentano la vostra virtù. Poiché le attività mondane non hanno fine, state alla larga da tali attività e mantenetevi liberi. Accumulate le vostre virtù giorno e notte e vigilate sulla vostra mente.

Soltanto meditare sui consigli non è sufficiente; praticate sempre con riverenza in conformità alle istruzioni del Guru Spirituale. Praticare con l'impegno devozionale è il modo più veloce e più affidabile di raggiungere l’adempimento. La Legge Spirituale assicura che chiunque pratichi con sincerità, secondo il Dharma, è libero dalle avversità della vita. Amici, i desideri mondani non offrono più soddisfazione di quanto la sete possa essere placata dall’acqua del mare. È dunque un compito senza speranza il cercare di soddisfare i desideri mondani.

Spegnere l'orgoglio e l'arroganza dalla mente e rimanere tranquilli e disciplinati. Tutte le attività che fingono di essere meritorie dovrebbero essere abbandonate, perché sono rituali di alcun beneficio e sono ostacoli al Dharma. Guadagno materiale e onore mondano sono il laccio del diavolo, quindi rimuoveteli come rimuovereste dei massi da un sentiero. Parole di lode e fama sono solo inganni. Pertanto, cacciateli fuori come se sputaste.

La felicità, la prosperità e l'amicizia della vita presente sono effimeri per natura e durano ma per un momento. Pertanto, non attaccatevi a tali situazioni transitorie. Poiché le vite future durano infinitamente più a lungo di quella attuale, mettete da parte le virtù del Dharma per provvedere al futuro. Dovrete alla fine abbandonare tutto e andarvene. Pertanto, non abbiate alcun desiderio. Abbiate compassione per gli esseri meno fortunati, non feriteli o disprezzateli.

Amate i vostri nemici e amici equamente ed in modo imparziale. Non abbiate alcuna gelosia per chi ha buone qualità, ma invece, abbiatene rispetto e sviluppate quelle qualità voi stessi. Non cercate difetti negli altri ma esaminate i vostri e spurgateli come sangue velenoso. Non pensate alla vostra virtù, ma pensate alla virtù degli altri. Rispettate e servite tutti gli esseri.

Estendere gli stessi sentimenti d'amore per tutti gli esseri, proprio come i genitori amano i figli. Abbiate sempre un volto sorridente. Evitare la rabbia e parlare gentilmente con un cuore che ama. Siate consapevoli delle parole che usate e parlate in termini semplici, perché le parole imprudenti danno luogo ad errori. Partecipare in attività inutili contamina la virtù. Pertanto, evitate le attività che non sono virtuose.

Non vi è alcun merito nell’essere aggravati da attività prive di significato. Nulla accade solo per volontà, poiché tutto è disciplinato dal karma passato. Pertanto, mantenetevi rilassati e felici. Ascoltate, per una persona nobile un atto non virtuoso è peggio della morte. Pertanto, siate onesti e diretti. La felicità e il dolore di questa vita non sono che il risultato di azioni passate. Pertanto, non incolpatene gli altri.

Tutta la felicità proviene dalle benedizioni del Guru Spirituale, quindi dovete sempre essergli grati. Non potete avere successo nell’aiutare gli altri fino a che non riuscite ad aiutare voi stessi. Pertanto, lavorate sodo per perfezionare la siddhi - il dominio sui poteri del corpo, della mente e della natura. Quando è il momento di separarsi, si dovranno lasciare dietro di sé i possessi mondani che uno ha raccolto. Dunque, non generate non- virtù per il piacere dei possessi mondani.

Il piacere transitorio e la distrazione mondana non hanno alcun valore. Allora, arricchite voi stessi con l'unica ricchezza che conta davvero - la pratica della generosità. Potrete così diventare belli in questa vita e godere della felicità nella prossima. L’atteggiamento malsano – la rabbia, l'odio, l'inganno - abbondano nel kaliyuga (periodo della decadenza). Quindi, proteggetevi con le armi della pazienza. Non procrastinate nel samsara per pigrizia. Accendete il fuoco dello sforzo per raggiungere la siddhi.

La vita umana viene sprecata nell’indulgenza insensata e nelle distrazioni. Pertanto, praticate la meditazione. La natura della Verità Suprema non può essere realizzata sotto l'influenza dell’ignoranza. Allora, differenziate tra il significato adattato individualmente ed il supremo significato della verità. Amici miei, non seppellitevi da soli nella melma del samsara. Raggiungete la terra ferma della liberazione. Sviluppate la corretta comprensione della dottrina del Guru Spirituale. Meditate sul samsara in quanto fiume della sofferenza.

Queste non sono parole senza senso. Dovreste contemplarle con cura e mantenerle nel profondo del vostro cuore. Se praticate così potrete generare felicità per voi stessi e gli altri.

Questo è il mio umile consiglio. E prego affinché lo mettiate in pratica."